
LibertyClub inaugura il suo canale YouTube con il nuovo format “Un giro a…” in cui il direttore e responsabile della sezione Arte Matteo Scantamburlo ci porta nei principali musei d’arte.
Nel primo episodio è di scena Palazzo Citterio a Milano, l’altra metà del progetto Grande Brera finalmente completato nel dicembre 2024 ed incentrato sulle collezioni donate negli anni alla Pinacoteca, tra cui la Jesi e la Zavattini.
L’annuale mostra gratuita che il Comune di Milano organizza a Palazzo Marino ogni dicembre per il 2024 ha proposto ai suoi visitatori la “Madonna di San Simone” di Federico Barocci in prestito dalla Galleria Nazionale delle Marche. Realizzata nel 1567 per la Chiesa di San Francesco a Urbino, questa pala esemplifica perfettamente lo stile caloroso del pittore, in sintonia con il clima controriformistico della sua epoca, eppure in grado di anticipare alcuni tratti del Barocco. L’autore di questo articolo ha avuto modo di ammirare l’opera di Barocci nella sua sede milanese e nel suo originale alloggio di Urbino e in questa analisi cerca di restituire ai lettori la bellezza e la maestra del grande artista Marchigiano.
Sleep dei Godspeed You! Black Emperor incarna il concetto di sublime musicale, unendo potenza emotiva e contemplazione attraverso una composizione epica e malinconica.
La religione ispira da sempre la musica, dai classici di Bach e Coltrane alla spiritualità contemporanea di Sufjan Stevens e Kanye West.
*Pezzi della Sera* di Marco Castello è un album eclettico che fonde jazz, funk e cantautorato con ironia, freschezza e riferimenti siciliani.
Se nelle prime tappe del Tour mi ero dedicato soprattutto all’esplorazione di ciò che oggi si chiama provincia, per poi scoprire con Perugia ho riscoperto un capoluogo, lasciando la città umbra mi preparo a un salto ancora maggiore: sono diretto alla capitale.
Lascio Urbino e le Marche con malinconia, ma contento dell’esperienza e consapevole della necessità di continuare il viaggio. La prossima tappa è l’Umbria, in particolare Assisi, che fin da quando vi muovo i primi passi si presenta come qualcosa di totalmente diverso dai luoghi visti finora.
Se c’è un paese che nel corso dei secoli è stato costantemente meta di turismo di ogni tipo, questo è sicuramente l’Italia. Dai viaggi colti ed elitari dei giovani aristocratici del XVIII secolo agli spostamenti di massa del mondo globalizzato, l’inimitabile patrimonio storico della penisola l’ha resa una destinazione immancabile per qualunque viaggiatore.
Non si scopre certo ora come il Novecento letterario italiano sia stato segnato dalla costante influenza esercitata dall’America sui maggiori autori e critici delle varie generazioni,
passando dai primi americanisti – tra cui Emilio Cecchi – all’inizio del secolo, fino all’ondata postmoderna di fine anni ‘70. In mezzo, ovviamente, quel periodo del “mito americano” che tanto ha caratterizzato il ventennio neorealista, sostenuto dall’impegno di due figure di spicco come Cesare Pavese e Elio Vittorini, che con la pubblicazione di antologie e saggi e la traduzione di autori come Melville e Faulkner manifestavano, tra le altre cose, la loro opposizione alla politica di autarchia culturale del fascismo.
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