Racconti e Poesie

Il piacere nel leggere un momento sfuggente, il costo di un racconto. Una lettura impegnativa tanto quanto immersiva, che non si prolunga più del necessario. L’amante, la torcia, una scalata meno alta, ma con discesa poco chiara. Joan Didion scrisse che “Siamo cresciuti con l’etica secondo cui gli altri, qualsiasi altro, tutti gli altri, sono per definizione più interessanti di noi stessi; educati a essere riservati, sempre sul confine dell’auto annullamento.”, il LibertyClub, nella sua filosofia di costante espansione e ricerca del vero, si affida al modo in cui ognuno vede il mondo – un vento che riecheggia ciò che sfugge a occhio distratto.

Il duol che tutti gli altri passa

Mentre si ingiallivano i contorni delle tende fra uno stacco e l’altro, davanti a porte rosse incastonate con ceramiche di forme indefinite  –  ancora chiuse –  Ioanne strisciava i piedi completamente nudo, lungo le piastrelle dell’immenso corridoio. Destro, sinistro: galoppava dal marmo primo al marmo secondo, meno consumato e più freddo. La luce fioca delle giornate di sole invernali giocava a illuminargli solo la schiena. Affiancate alle pareti, quattro sedie distanti venti metri l’una dall’altra, rivestite di un velluto fiorito color amamelide, dove angurie e  fiori  apparivano da lontano così poco visibili da sembrare chiazze di sangue. Le braccia pesanti rivolte ai muri, la mano destra teneva fermo il dito medio dell’altra mano e lo stritolava ad intervalli costanti. Le cosce violacee sfregavano tra loro, quando si incontravano, anche loro fredde, per minuti di calore sufficienti ogni volta che si fermavano davanti gli immensi quadri posti sulle pareti verde inglese. «Questo mi è sempre piaciuto un pò meno degli altri» disse a gran voce, susseguito da un’eco rombante – «Eppure non l’ho mai fatto buttare, né nostra madre lo prese in rassegna. Mi piace, ora! Ah, quanto mi intriga, quanto mi turba! Che fatto strano, non l’ho mai amato, ed è sempre rimasto qui fermo. Ed ora mi è sempre più caro ogni suo dettaglio». 

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Sentirsi a casa

Mi trovavo in coperta e stavo sistemando le ultime casse di merce insieme ad altri marinai, gli stessi con i quali mi alternavo per il turno di guardia notturno e con i quali condividevo la branda. Eravamo immersi nel buio della cambusa e solo alcune lanterne emanavano una luce fioca in prossimità delle travi portanti.

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Cera Colante

Cera colante è un divertissement, un esercizio di stile o un virtuosismo in cui l’autore si è imposto di scrivere un intero racconto rispettando una regola ferrea, senza alcuna deroga (neanche per articoli e pronomi): usare soltanto parole inizianti per «c» o «q».

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Levità

Un fischio assordante lo risvegliò dal dormiveglia nel quale era crollato.
Prese i suoi bagagli con l’aiuto del maggiordomo, scese dal treno e fece un respiro profondo; l’aria era fresca, pulita, e tirava una leggera brezza che spezzava l’intollerabile calore di quel torrido luglio.
Estrasse il suo orologio da tasca: era in perfetto orario.

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DISPERSIONE

Ogni domenica mattina mentre mio padre stava in cantina ad armeggiare con gli strumenti da lavoro che ogni padre deve possedere e utilizzare, mia madre, pochi metri sopra di lui, si dilettava nell’attività casalinga per eccellenza, la cucina …

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Kim Gordon

Anche oggi non mi sono fatto la doccia. Posticipo da più di una settimana ormai. Ho i capelli unti, la pelle tesa, ogni piccolo movimento mi genera sconforto.

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I giorni dopo

Come hai preso i guanti gialli dal retro della tua cucina per ripulire lo scorcio che hai intravisto di questa grotta, così dovresti riporli. Invece di cancellare i segni del tempo, preferisco tu li faccia crollare con un’esplosione. Non è sicuro qui.

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